sabato 17 aprile 2010

JIMI HENDRIX EXPERIENCE Live in Bologna 26 Maggio 1968, La registrazione del concerto pomeridiano

Il 3 Agosto del 2008,mi recai al Trasimeno Blues dove si tenne un dibattito sulla tournee italiana del 1968 del Mito per eccellenza:Jimi Hendrix.
Ebbi modo così di incontrare e fare conoscenza con i due autori del meraviglioso libro "5 Giorni a Maggio" dedicato appunto al tour di Jimi nel nostro Paese.
Successivamente,dato che intervenni personalmente nell'interessante dibattito,ho mantenuto contatti con Maurizio Comandini (uno dei due autori del libro) e questi,facendomi cosa estremamente gradita,mi ha spedito su cd la registrazione effettuata con un registratore Geloso del concerto pomeridiano al Palasport di Bologna il 26 di Maggio del lontano 1968.
Penso di fare cosa gradita a tutti nel cercare di far rivivere anche a voi tutti con il mio racconto,l'atmosfera assolutamente eccezionale di quel lontano giorno.
Quanti di voi (come me del resto) hanno sognato di poter vivere un concerto del più Grande chitarrista di tutti i tempi? Non so se ci riuscirò,ma vi assicuro che farò del mio meglio per tuffarmi nell'atmosfera di quel magico giorno e,ovviamente,vi porterò per mano con me...in quel lontano...26 Maggio del 1968 dentro al Palasport di Bologna.

La registrazione inizia con tre brani dei gruppi di spalla che suonarono quel giorno e che,ricordiamolo,ebbero il dovere di colmare l'attesa del pubblico (invero neppure troppo numeroso) nei confronti di Jimi.
Questi brani suonati da complessi (si definivano così all'epoca) volenterosi ma nulla più,non fanno che far capire quanta distanza ci fosse allora fra un Musicista come Jimi Hendrix e le Bands nostrane dell'epoca.

Il primo brano è una "Stand By Me" in una versione che definire penosa è dir poco,una voce assolutamente improponibile,non sappiamo assolutamente a chi appartenesse questa esecuzione (ricordo che i Gruppi spalla in quella occasione furono:The Clifters,Ivan & I Meteors,Gospel's Group,Nod & Fred e Keith Anderson And Wood Groups) un sax fa da contraltare alla voce ma,ripeto,versione assolutamente da dimenticare.
Il secondo brano appartiene ad un altro Gruppo,si tratta di "Strange Brew" dei Cream,eseguita da un cantante molto "americaneggiante" (non so se rendo l'idea) che riempie l'esecuzione di urletti e "yeah" e "uacciugonnadù",sotto si sente però un discreto chitarrista (si potrebbe pensare a Ivan & The Meteors il cui chitarrista era Dodi Battaglia poi nei Pooh),versione non terribile,pensando anche al fatto che il disco dei Cream era uscito solo da pochi mesi.Al termine di questo brano si ascolta solo l'inizio del brano successivo che è "Sunshine Of Your Love" sempre dei Cream.
Il registratore viene spento e si passa subito alla presentazione che in quell'occasione venne fatta da Beppe Brilli (nei manifesti dell'epoca veniva indicato come Peppe Brilli) personaggio che tutt'ora lavora in qualche radio nel bolognese.

Trascrivo integralmente la presentazione perchè è divertentissima,soprattutto in qualche aggettivo oramai fuori dal lessico comune:

"...Allora ragazzi,per favore un secondo solo,quello che vi sto dicendo non è una cosa che mi sia io inventata..allora Jimi Hendrix farà tutto quello che volete,è ovvio che voi dovete essere...alla grande eh,calorosi e gagliardi...un'altra cosa..(il registratore viene spento e riacceso)...lo strepitoso,il formidabile,il fantastico JIMI HENDRIX,JIMI HENDRIX EXPERIENCE,JIMI HENDRIX,JIMI HENDRIX EXPERIENCE,JIMI HENDRIX,JIMI HENDRIX EXPERIENCE,,,all right..."

Probabilmente si apre il sipario e i tre sono già sul palco,senza nessuna fretta accordano brevemente gli strumenti e partono con il primo brano:

"FIRE"
La registrazione è abbastanza pulita per gli standards dell'epoca e permette di distinguere molto bene sia il suono della chitarra,sia la voce.Jimi non usa distorsore e l'esecuzione del brano è molto simile all'originale se non che ha una maggiore enfasi nella voce di Jimi che "sente" molto il brano. Si nota molto bene il lavoro incredibile di Mitch alla batteria e Noel fa il controcanto.Buonissima esecuzione.
Gli applausi ci sono,ma si sente benissimo che non c'è il pieno di gente.

"HEY JOE"
Parte subito il brano ed il pubblico come riconosce l'hit concede un lungo applauso (si sente anche qualche urlo durante l'esecuzione,molto tipico del periodo),era infatti questo il brano più famoso di Jimi all'epoca e verosimilmente il pubblico italiano lo conosceva soprattutto per questa canzone.
L'esecuzione è strepitosa e c'è qualche variazione rispetto alla versione del primo album.
Applausi molto forti e parte immediatamente il terzo brano:

"STONE FREE"
Trascinantissima versione del brano apparso su "Smash Hits",Jimi dimostra di essere"in palla" anche se,per qualche strano motivo non usa il distorsore (c'è chi dice che gli fosse stato rubato ma secondo chi c'era era impossibile che fosse questo il motivo,dato che pare ne avesse molti,fatto sta che non viene usato).
Alcune imprecisioni sul finale ma,come ben sappiamo Jimi sul palco spesso suonava in posizioni incredibili e forse sono dovute a questo.

"RED HOUSE"
In questo momento Jimi si dedicava al suo Blues più famoso,l'esecuzione che ne da su questo palco è molto simile a quella che potete trovare sul live "Hendrix In The West",versione lunga e sentita con tanto assolo con il wha-wha.
Il registratore capta qualche chiacchiericcio in lontananza che dimostra che forse il pubblico italiano di allora non era ancora abituato ad un Blues di oltre dieci minuti,però un forte applauso a metà del brano (proprio nel momento più soffuso) fa capire che il grosso del pubblico apprezzava.
L'interpretazione è bellissima.

"TAX FREE"
Esecuzione del brano degli svedesi Bo Hansson & Janne Karlsson,in questo brano proposto sotto forma di jam,i tre davano sfogo alle loro divagazioni,cambi di tempi improvvisi fanno di questo brano una palestra per i virtuosismi dei Musicisti,assolo di batteria di Mitch che scatena applausi e urla da parte del pubblico,a seguire assolo di Jimi con il wha-wha all'inteno del quale inserisce una breve frase di "Come On".
Poi un'orgia strumentale conclude il brano.

"PURPLE HAZE"
Versione "strana" della canzone in cui Jimi usa solo il wha-wha ma,anche senza l'abituale distorsore,la grinta di Jimi fa il resto e il brano non ne risente assolutamente.
Da notare che sul finale salta una frase,forse dimenticando le parole della canzone ma,ripeto,la grinta e la forza dell'esecuzione non fanno asssolutamente notare l'errore.

"FOXY LADY"
Lunga pausa prima dell'inizio del brano in cui Jimi accorda la chitarra,annuncia il brano e parte,la versione è molto pulita ed anche questa molto "sentita";purtroppo sull'assolo il volume va e viene,c'è un pò di confusione nella registrazione (può darsi che inavvertitamente chi registrava abbia toccato qualcosa o forse è solo il tempo che ha rovinato il nastro) comunque la versine è molto bella.

...Questo fu il concerto a cui chiunque di noi avrebbe voluto assistere...spero con questo mio "racconto" di aver in parte alleviato il dispiacere di chi (molti di noi) non ha potuto mai vedere dal vivo il Grande Jimi,cosa che però ce lo fa paradossalmente amare ancora di più...lassù...intoccabile!

5 commenti:

  1. Pur da grande appassionato di musica, non ho mai saputo fino ad oggi che Jimi avesse suonato a Bologna. Se lo avessi saputo probabilmente, in occasione dei tanti concerti che ho visto laggiù, avrei baciato il parterre del palasport...

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  2. Ti sei dimenticato di ricordare che il batterista dei Keit Keith Anderson And Woods Group's era, nientemeno che... Michele Torpedine!

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    1. Pur conoscendo personalmente Michele Torpedine non lo sapevo!
      Grazie mille per la precisazione.

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  3. Beh io scopro oggi, a 42 anni, che mio padre suonava in uno di quei "volenterosi complessi"che hanno fatto da apripista a Hendrix, infatti mi permetto di segnalare che il nome era "Noi e Fred" e per quanto distanti potessero essere da Hendrix (chi non lo sarebbe stato?) però c'erano e l'hanno fatto. Complimenti a tutti.

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  4. ..c'è un infinito emisfero là fuori, che non sempre conosciamo, e allora questa sono le letture che amo..si perchè la Musica si ama non ascoltandola ma leggendo attraverso le sue note..grazie Silvano..come sempre saper "sentire" fà la differenza

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