giovedì 21 maggio 2015

"FUNKENYA!" Sam Paglia Trio

Ricevuto proprio poche ore fa il pacco contenete il nuovo ultimo lavoro di Sam Paglia, che arriva a ben quattro anni dall'ultimo bel disco "The Last Organ Party" del 2011 appunto.
Sam, oltre che essere un amico, è un personaggio davvero particolare nel panorama musicale nostrano.
Fa parte di quella stirpe di artisti di culto innamorati di un periodo storico che va dalla fine degli anni '60 alla metà degli anni '80 e che comprende quell'adorabile mix di cose un po' ammerrigane e un po' nostane; un medley di Funk, Soul, Hammond, Fender Rhodes, Cedrata Tassoni,  Moplen e Cesenatico.
Ha licenziato a suo nome ed a nome del suo trio ben sette album ed un paio di 7" che un manipolo, non numeroso come meriterebbe il materiale in questione, di fans affezionatissimi me compreso, si tiene ben stretto.
Tutti dischi godibilissimi e notevolissimi, contenenti in alcuni casi delle chicche che se fossero state incise in un decennio meno vuoto di quello attuale, avrebbero avuto sicuramente gli onori che meritano, a livello commerciale intendo. Come non citare, a dimostrazione di quello che sto dicendo, la sua "Continental 70", contenuta nel suo album "Nightclubtropez" del 2000 che se fosse uscita, chessò
, nel 1968, avrebbe potuto tranquillamente essere la sigla finale, quella con i titoli di coda, di un programma in bianco e nero di Antonello Falqui come "Studio Uno" ad esempio.

Dal vivo poi, il nostro è divertentissimo ed il consiglio che vi do è quello di non perdervelo se capita dalle vostre parti; la serata è garantita e vi sembrerà di entrare in quei clubs fumosi degli anni '70, frequentati da una fauna che solo chi ha vissuto quegli anni e quei particolari locali può ricordare, dove la mignotta di turno era seduta al tavolo del malavitoso con gli anelloni d'oro ed il sigaro in bocca e dove fuori c'è parcheggiata la Ford Taunus di Sam appunto.

Il nuovo "Funkenya!" è disco estremamente godibile , tra brani che rispecchiano in pieno il suo stile, come l'iniziale "Brockley Jack", destinato sicuramente a diventare un suo classico live o le covers di "Can You Do Whitout" dei Meters e "VJC" di Clifford Coulter autore di tre albums targati 1970-71 e 80, l'ultimo dei quali prodotto da Bill Withers di cui Sam ci offre una bella versione di "Kissing My Love".
Il brano che da il titolo al disco "Funkenya!" che avevo già avuto modo di ascoltare in versione live, durante un suo concerto dalle mie parti di un po' di tempo fa è un brano totalmente sperimentale, che oserei definire psychofunk, Brano che dal vivo si presta sicuramente ad essere allargato a dismisura, fino a raggiungere durate che erano pensabili solo nei concerti di certe bands che, nei primi anni settanta, riuscivano ad eseguire anche soltanto due-tre brani a concerto, tanto lunga era la durata degli stessi.

"Sorry Baby" cantato dal nuovo membro del trio Francesco Minotti, è il classico brano in cui potrete prendere la vostra pupa e, con uno sguardo alla Clark Gable, se non vi ride in faccia, baciarla ardentemente sotto la luna su una spiaggia.
L'album si conclude con una cover dove, chiunque altro, avrebbe potuto farsi davvero male. Non è facile infatti riproporre brani di quell'autentico talento che fu Donny Hathaway; Sam invece non si fa certo prendere da inutili timori e le sue dita sul suo fido Hammond riescono a farci innamorare anche di questa sua grassa rilettura.

L'artwork della copertina è curata da Sam Paglia stesso, che oltretutto è un ottimo disegnatore.

Il Trio si compone di:
Sam Paglia- Hammond, Clavinet, Minibasso Bustacchio, Fender Rhodes e Wurlitzer Electric
Francesco "Kekko" Minotti- Vocals, Guitar,Harmonica, Electric Bass
Simo Paglia- Drums, Electric Bass, Minibasso Bustacchio, Vocals.

Disco consigliatissimo.





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