venerdì 11 agosto 2023

Ricordi lontani legati a The Isley Brothers, una canzone ed una ragazzina.



Ricordo di quando, nel 1973 anno dell'uscita del disco in questione, mi presi una discreta sbandata per una ragazza.
Ricordo che la ragazzina in questione era una ragazza molto bella, mora, con la carnagione scura, un bel seno e due occhi neri che ti perforavano solo a guardarti.
Era già da un po' che le ronzavo attorno però, io che mi vantavo già da allora di non aver preso un solo "no" nella mia vita, aspettavo il momento giusto per affondare il colpo. Intanto la sera, nella mia stanza, ascoltavo l'album "3+3" degli Isley Brothers, LP soul meraviglioso e rappresntativo di un'epoca e sognavo il momento in cui l'avrei finalmente baciata.
Ricordo che un giorno la sua amica del cuore, che faceva un po' il tifo per me, poi in verità seppi che non era così, visto che in seguito scoprii che era proprio lei ad avere un debole per me, mi avvertì che la domenica successiva sarebbero andate a ballare nella nuova discoteca inaugurata da pochi mesi nella vicina Prato, "Zero6" si chiamava quel locale, locale che io conoscevo già, tanto da farmi sentire di poter giocare quasi in casa.
Fu così che, assieme a Roberto, il mio più fido amico di quel periodo, la domenica successiva ci recammo allo "Zero6".
Quando ci incontrammo lei venne subito verso di me e si mostrò felice e sorpresa dal fatto che io fossi li; io, da buon duro, feci un sorrisetto, con solo metà della bocca, non ritenevo dovermi scoprire troppo e, dopo uno sbrigativo saluto, mi finsi interessato ad una ragazza dietro di lei che conoscevo e di cui, sinceramente, non me ne fregava un bel nulla.

Dopo poco le vidi che ballavano, lei e la sua amica, in realtà arrabbiatissima con me, in pista al suono di "TSOP" dei MFSB, assieme a due fighetti che le avevano nel frattempo agganciate. Sorrisi tra me e me ed andai verso la cabina del disc-jockey, che era situata in alto di fronte alla pista, per chiedergli di mettermi "That Lady" degli Isley Brothers; il primo bacio a quella creatura stupenda sarebbe dovuto avvenire con quella canzone, senza indugi, così come l'avevo sognato mille volte nel buio della mia stanza. Il Disc-Jockey, all'epoca non c'era ancora l'odiosa abbreviazione del termine, mi disse che l'aveva in programma e che dopo un paio di brani l'avrebbe messa.
Andai al bar a prendere due dink, uno per me ed uno che avrei offerto a lei con uno sguardo alla Fred Buscaglione.
Ecco le note inconfondibili di "That Lady", la gente balla ed io cerco con lo sguardo lei, ma lei dov'è?
Mi voltai e la vidi!
Era anzi erano, perchè anche la sua amica lo era, distese su un divanetto una a capo e l'altra ai piedi, con i due fighetti distesi sopra di loro che se le stavano pomiciando come se non ci fosse stato un domani!
Restai come un idiota con i due drinks in mano ed all'arrivo di Roberto biascicai che avevo preso da bere anche per lui; lui mi ringraziò fingendo di crederci.
Era la primavera del 1973.
In seguito, un paio di anni dopo, uscii con quella ragazza e passammo alcune serate assieme ma quei baci non avevano oramai più il sapore che mi aspettavo; lei non era oramai più la "That Lady" che avevo sognato un paio di anni prima.