sabato 17 aprile 2010

I tre "RE"..., Blues Boy,Albert & Freddy

Una cosa singolare che mi ha da sempre affascinato è che tre dei miei chitarristi Blues preferiti portassero lo stesso nome.
Sono tre colossi della Musica Del Diavolo,tre nomi da cui nessuno amante di questa Musica può prescindere,eppure sono tre Artisti (tutti e tre chitarristi) dalle notevoli differenze stilistiche.
Mi piace fare un piccolo punto su ognuno di loro (ignorando come sempre faccio "uichipedia"...troppo facile,oggi son tutti bravissimi a fare un copia-incolla e non molti amano spremere le meningi come una volta,magari facendo qualche ricerca su vecchi libri e vecchie riviste del settore,cosa questa molto molto più affascinante e,penso si noti per chi legge,con molto più cuore dentro).

B.B.KING

Da Itta Bena,Mississippi,questo è,volenti o nolenti,l'uomo che ha portato la chitarra solista dove nessuno prima di Lui aveva mai osato,è sicuramente une delle maggiori influenze per i chitarristi che più amiamo,cugino del Grande (in tutti i sensi) Bukka White,è il chitarrista di colore più famoso presso il pubblico bianco,la sua collaborazione (tour e brano nell'album "Rattle And Hum") con gli U2 gli aprirono ulteriormente il mercato dei fans del Rock e da allora la sua popolarità già grande divenne immensa.
Con la sua fida Lucille ha regalato autentiche perle soprattutto dal vivo.
Io che l'ho visto molte volte in concerto e con cui spesso sono stato a contatto,posso garantire sulla sua umanità,sulla sua estrema educazione e sulla sua squisita gentilezza...un vero signore.

ALBERT KING

Da Indianola,Mississippi,imponente,statuario,con la pipa perennemente accesa in bocca e la sua Gibson Flying V impugnata da mancino penzoloni sul petto,questo Maestro del Blues ha rappresentato per decenni il prototipo del Bluesman moderno,con il suono irruento e violento della chitarra contrapposto alla sua calda voce molto compassata.
E' stato una influenza molto pesante per un'infinità di chitarristi moderni (come Clapton,Stevie Ray,Robert Cray,Son Seals,Jimmy Johnson).
Il suo stile è riconoscibilissimo con uso quasi esasperato di acuti e corde tirate allo spasimo,molto vicino alle sue origini rurali.
Personalmente sono riuscito a vederlo in concerto una sola volta,ma non dimenticherò mai quella esperienza.

FREDDIE KING

Da Gilmer,Texas,"The Texas Cannonball" come veniva soprannominato,dalla taglia colossale,"...non posso suonare la slide,le mia dita sono troppo grosse per il bottleneck" diceva spesso,era una vera e propria forza della natura,molto influenzato da T-Bone Walker e da B.B.King di cui divorava i dischi fin da ragazzino,nei primi anni '60 divenne creatore di riff chitarristici che sono entrati nella Storia comune del Blues.
Il suo è un suono più "fisico" (se riesco a rendere l'idea) rispetto a quello degli altri due Maestri,con lunghe note cariche e aggressive che accompagnavano una voce che,soprattutto negli ultimi anni,si era fatta più scura e roca.
Dei tre è l'unico che,purtroppo,non sono mai riuscito a vedere dal vivo.


Inutile dire che i tre "RE" sono tre Maestri del genere,se non li conoscete a fondo (ma dubito di questo),studiateli a fondo,ritroverete note che conoscevate già suonate da altri chitarristi fenomenali molto più noti di loro...però indubbiamente loro allievi.

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