venerdì 21 febbraio 2014

FRANCESCO "BIG" DI GIACOMO

Stasera mentre stavo cenando e, distrattamente, ascoltavo la televisione sintonizzato sul primo canale, dove c'era il Festival della canzone italiana di Sanremo, una notizia mi ha gelato il sangue: Fabio Fazio ha dato una notizia che non avrei mai voluto sentire: Francesco Di Giacomo, cantante del Banco Del Mutuo Soccorso è morto.
Un subitaneo incredibile senso di dolore mi ha assalito ed alcune lacrime sono scese sul mio volto.
Avevo avuto modo di incontrare Francesco "Big" Di Giacomo negli anni ed avevo avuto modo di imparare a conoscere la straordinaria persona che era.
Racconterò adesso i miei primi, lontani incontri avuti con lui, raccontandoli così' di getto.


Piper 2000 di Viareggio, 11 Luglio 1972
Ho 15 anni e sono al mio primo appuntamento con il Banco Del Mutuo Soccorso di cui ho acquistato pochi mesi prima il loro primo LP; disco che ho letteralmente consumato dagli ascolti, rigirandomi tra le mani la fantastica copertina a salvadanaio.
Assieme a due amici prendiamo il treno che da Pistoia ci condurrà a Viareggio.
Concerto strepitoso che vediamo praticamente accucciati sotto il pianoforte di Gianni Nocenzi.
Francesco "Big" Di Giacomo è incredibile, vestito con quel suo immancabile maglione marrone a maniche lunghe, grassissimo, barba lunghissima e carisma irraggiungibile.
Marcello Todaro (che dolore starà soffrendo in questo momento il mio amico Marcello), magro, magro, con i capelli lunghissimi, l'immagine che mi è rimasta fotografata in mente è di lui leggermente curvo, mentre con l'archetto suona la sua Gibson.
Pierluigi è una forza della natura, un drumming che ti entra direttamente nello stomaco.
Vittorio mette sinceramente un po' di timore quando, dopo la prima canzone , l'inedita "Polifonia" riprende il pubblico a muso duro, perchè secondo lui non fa abbastanza silenzio.
Finito il concerto restammo a parlare con loro fuori dal Piper in una notte che volevamo non finisse mai.
Gli altri a poco a poco si defilarono, mentre "Big" restò a parlare con noi.
Parlammo di musica, di musica ed ancora di musica. La nostra sete di musica non conosceva confini.
Ricordo che mi consiglio' due Lp che, ironia della sorte, non mi piacquero per niente (i Rocky's Filj e gli Wild Turkey di Glenn Cornick ex Jethro Tull), ma non importava, li acquistai ugualmente solo perchè me li aveva consigliati lui.
Parla e parla ci accorgemmo che erano oramai le tre del mattino, ora incredibile per quegli anni e che...avevamo perso l'occasione di prendere l'autobus che ci avrebbe riportato dal Piper alla stazione di Viareggio!
Bene, aiutammo il Banco a caricare i loro strumenti sul furgoncino ed in cambio loro ci dettero uno strappo fino alla stazione, giusto in tempo per il treno.
Quella fu la prima volta che, in cuor mio, mi sentii una vera rockstar.
Grazie anche per questo "Big"!




Teatro Astoria di Firenze,16 Marzo 1973
Siamo fuori dal Teatro, noi i soliti aficionados dei concerti fiorentini di musica pop; con i nostri capelli lunghi, le nostre frange e le nostre collanine multicolori ed i nostri sogni di un mondo migliore fatto di musica.
Serpeggia un po' di malcontento da parte di una frangia di ragazzi che mal sopportano i gruppi italiani. L'esterofilia era una pratica molto diffusa, oltre che molto stupida, all'epoca.
Arriva il Banco Del Mutuo Soccorso per il concerto pomeridiano. Molti applaudono, tra cui ovviamente io, "Big" mi riconosce, si stacca dal gruppo che sta entrando nel Teatro e venendo verso di me mi fa "aho, a' riccioletto, lo sapevo che saresti venuto".
Purtroppo un gruppetto fischia e batte le mani gridando Va-Der-Graaf, Van-Der-Graaf in uno stupido tifo senza senso.
"Big" li guarda, si avvicina e gli chiede il perchè. Uno di loro, il più acceso tale Sandro, gli dice che non spenderebbe le 1.500 lire per vedere una band che, secondo lui, avrebbe tutto da imparare dalle bands d'oltremanica.
"Big" gli chiede se ha mai visto il Banco, alla sua risposta negativa, mette mano alla tasca, tira fuori il portafogli e mette in mano del ragazzo 1.500 lire; "Vieni a sentirci, ti prometto che ti farò cambiare idea!" e tranquillamente torna a parlare con me.
"Big", unico, assolutamente unico.....



La foto di Francesco Di Giacomo al Piper 2000 di Viareggio (ma non del concerto dell'11 Luglio, bensì di quello del 29 Giugno) è stata scattata da Ernesto De Pascale.

La foto che mi ritrae con Francesco Di Giacomo è stata scattata a Firenze in Piazza del Carmine il 20 Giugno 1991.

1 commento:

  1. Grazie, Silva. Semplicemente. Per i tuoi racconti che trasudano passione e anima.
    Ciao, BIG.

    RispondiElimina