lunedì 19 marzo 2012

GENESIS- Piper 2000 di Viareggio- 20 Agosto 1972

Era la famosa Estate del 1972, Estate di cui ho già parlato a proposito del favoloso programma che il Piper 2000 di Viareggio aveva proposto proprio per quella sua ultima stagione (avrebbe poi chiuso definitivamente l'autunno successivo, cambiando nome e dedicandosi a tutte altre “attrattive”).
Come ogni Estate mi trovavo in vacanza in Versilia con mia Mamma, il Babbo, come quasi tutti i babbi all'epoca, restava a lavoro, venendo a trovarci solo nei fine settimana (caratteristica questa dell'Italia degli anni '60 e primi '70 a cui la mia Famiglia non sfuggiva).
Alloggiavamo all'Hotel Capri di Lido di Camaiore, praticamente a duecento metri dal locale che per me, fin dalla metà del decennio precedente, era un po' come il “paese dei balocchi”.
In quel locale, complice un mio cugino più grande che riusciva a farmi entrare grazie alle sue amicizie con il gestore di allora, io ragazzino di 11-12 anni, venivo parcheggiato ad un tavolo con una gazzosa in mano (mentre lui andava giustamente a tampinare le ragazzine ye-ye di allora) e mi guardavo i “complessi” che si esibivano su quelle luminosissime pedane.
Fu così che, tra cameriere vestite da conigliette di Playboy e personaggi che a me parevano usciti da un film di fantascienza, mi vidi : Patty Pravo. Mal & The Primitives, The Senate, Le Pecore Nere, I Four Kents, Thane Russal e molti altri.
Le sere che non riuscivo ad entrare, perchè magari mio cugino era uscito assieme ad una delle ragazzine conosciute dentro al locale, me ne stavo li fuori e con l'unghia grattavo la vernice colorata esterna delle vetrate e mi guardavo (e sentivo) i complessi che suonavano dentro.



Quell'estate però era diverso.Ero già più grande (16 anni) ed autonomo. Il favoloso cartellone che già ho descritto in un altro mio racconto sul Piper 2000 aveva visto in programma un cast a dir poco fantascientifico per l'epoca.
Praticamente tutto il Pop italiano era salito su quella stretta pedana ed in più gruppi come Patto, Van Der Graaf Generator, Amon Duul II, Amazing Blondel, Brian Auger, Audience vi si erano esibiti ed io non me ne ero perso praticamente nessuno.

Per il 20 di Agosto era annunciato però uno degli appuntamenti più attesi.
Come chiusura della stagione erano in cartellone i favolosi Genesis, all'epoca più famosi però da noi che non in patria.
Ricordo che all'epoca i concerti erano due, uno al pomeriggio ed uno alla sera (altri tempi, provate a pensare ai costi per un'operazione del genere al giorno d'oggi con un nome di questo tipo, addirittura impensabile).




Avevo acquistato l'album “Trespass” , il primo album dei Genesis che avessi acquistato, appena l'anno precedente.
Ricordo anche che alla radio avevo ascoltato la versione italiana (scritta da Claudio Rocchi) di un brano tratto da questo album, inciso da Ornella Vanoni. Il brano si chiamava “Un Gioco Senza Età” ed era la cover di “White Mountain”.

Ci avviammo al Piper molto presto, praticamente subito dopo pranzo. Ricordo che ero assieme all'Amico di sempre Ernesto De Pascale, Maurizio, Simona ed altri di cui adesso non ricordo.
Praticamente alle 14 eravamo già li seduti davanti al locale che avrebbe aperto la stretta porta (ricavata da uno “zero” della scritta 2000) attorno alle 16.
Il prezzo del biglietto, non vorrei sbagliarmi, era di 2.000 lire.
Rammento che Ernesto, che si portava dietro (e di questo, e molto altro, lo ringrazierò per tutta la vita) macchina fotografica e registratorino, ebbe la bella pensata dopo pochissimo di alzarsi in piedi...fu così che tutti si alzarono e cominciarono a spingere per avvicinarsi alla porta, dove noi eravamo praticamente schiacciati! Restammo in quella comoda posizione per ben un paio d'ore (era il 20 di Agosto!), finchè finalmente aprirono e ci catapultammo proprio sui primi gradini.
Il Piper infatti non aveva un vero e proprio palcoscenico rialzato, il palco era praticamente la parte più alta dopo alcuni gradini.



Quando arrivò Peter Gabriel tutti, ma proprio tutti, iniziarono a battere le mani e fu davvero emozionante averlo ad un metro di distanza. Con i capelli rasati sulla fronte dipinta d'argento, una calzamaglia nera ed il collanone enorme d'argento al collo. Personaggio androgino dotato di un carisma ed un fascino inimmaginabile per i dettami dell'epoca.
La band era posizionata con, dalla sinistra: Mike Rutheford seduto, con accanto un rack per chitarre e basso tutto scorticato, Steve Hackett seduto, Peter Gabriel al centro con davanti a se una cassa di una batteria, anch'essa mezza rotta, Phil Collins con una batteria Gretch anch'essa bella incerottata e Tony Banks all'estrema destra guardando il palco.
La cosa che mi parve strana fu che erano disposti schierati, cioè che non avevano la batteria dietro, come quasi tutte le altre bands, ma erano in linea.



Iniziarono il set pomeridiano con “Watcher Of The Skies”. Alla fine del brano, Peter presentò il brano successivo, ricordo che aveva un fogliettino in cui aveva scritto un'approssimativa traduzione in italiano delle sue parole: “... nuovo LP si chiama “Foxtrot”, it's called this track Can Utility and the Coastliners”. Una stupenda “The Fountain of Salmacis” (La Fontana di Salmacis, così Gabriel annunciò il brano) fino ad una stupefacente “The Knife” con tutti noi che urlavamo a squarciagola.



Finito il set,ricordo che faceva un caldo veramente incredibile, avevano aperto anche tutte le uscite di sicurezza laterali per permettere al pubblico di uscire e di far respirare un po' quelli rimasti dentro, pubblico che raggiungeva circa le 5-600 persone, visto che il locale non poteva ospitarne di più.
Ci ritrovammo fuori con i Genesis stessi a parlare del concerto appena concluso. Peter Gabriel aveva accanto a se una ragazza bellissima e, ricordo che ci demmo appuntamento per il secondo show che si sarebbe svolto di li a pochissime ore.
La particolarità dello spettacolo serale fu che eseguirono un brano, come bis, che non avevano mai eseguito dal vivo in precedenza e che, credo, sia rimasta una delle poche, se non l'unica volta che sia stata eseguita dal vivo, vale a dire “Harold The Barrell”.
Ricordo anche che Peter Gabriel si presentò con una rosa in bocca su “The Knife” che gli fu lanciata da un amico di Ernesto che era venuto al concerto assieme a noi e di cui non rammento il nome.



Particolarità di quell'evento fu che il giorno successivo, per i Genesis un day-off (cioè una data libera da impegni), fu disputata una partitella di calcio tra i Genesis stessi che furono prelevati dal piccolo alberghetto a due stelle dove alloggiavano (dietro al Principe di Piemonte) da alcuni fans, (tra cui Ernesto che il giorno successivo mi raccontò dell'episodio) e questi fans appunto.
Ernesto mi disse che i Genesis persero 3 a 0 e che non aveva mai visto degli inglesi giocare così male al calcio. Giocarono in sei contro sei sulla spiaggia e, prima della gara, si fecero anche alcune foto tutti assieme e Gabriel indossò, solo per le foto, il collanone d'argento sul petto nudo.
Non ricordo il perchè non partecipai a quella partita; la memoria a 40 anni di distanza a volte fa strani scherzi; probabilmente mi ritenevo già appagato dai due concerti e dalla chiacchierata fatta con loro in quella fantastica domenica di quel lontano Agosto.

So Long

(la foto dei Genesis è stata scattata da Ernesto De Pascale. La foto dell'esterno del Piper 2000 è stata scattata da Silvano Martini)

10 commenti:

  1. Sai che ho la cassetta con la registrazione del concerto da qualche parte? La comprai circa 20 anni fa da un collezionista dei Genesis insiema a un altro paio di nastri (mi pare di ricordare il live al Palasport di Napoli, con la voce della gente che, sulle note di firth of fifth, dice "questa sta sull'ultimo ellepì!").
    Peccato non esserci stato, nel 72 avevo tre anni.
    Un saluto
    Simone

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    1. Anche io ho la registrazione del concerto pomeridiano e di parte di quello serale. Registrazione che fece l'Amico Ernesto De Pascale che, come ho detto nel racconto, era a vedere entrambi i concerti assieme a me.
      Un saluto anche a te.
      Silvano

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    2. Ciao, che bellissimo ricordo di quei giorni!!!!! Vorremmo intervistarti su questo concerto per Horizons Radio, webradio totalmente dedicata ai Genesis con particolare attenzione ai concerti italiani. Se vuoi/puoi contattaci a horizonsradio@gmail.com. Grazie e complimenti

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    3. errata/corrige: la mail è horizonsradiomail@gmail.com

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  2. Io c’ero! Anzi, ero proprio con voi, nel pomeriggio
    Quante volte ho raccontato di quel concerto, tante, tantissime, al punto di domandarmi: “ma possibile che nessuno oltre me lo ricordi, me lo sarò forse sognato?”
    Così mi sono messo a cercare su Internet… c’è tutto su Internet
    Immagina che emozione quando mi sono imbattuto nel tuo blog, dove non solo si parla del concerto, ma anche di “noi” che c’eravamo.
    Quell’estate ero come al solito a Viareggio, pensa che il bagno Orione era proprio dietro al Piper, ma i miei genitori non mi concedevano molta libertà, figurarsi andare a vedere “quei capelloni”. Ma al concerto dei Genesis non potevo mancare, sia perché come hai detto erano l’appuntamento più atteso, sia perché Ernesto sicuramente aveva fatto un’efficace e risolutrice opera di convincimento. Ernesto.. di cui mi rammarico di non essere più rimasto in contatto…
    Ti ringrazio per i bei ricordi, per le molte immagini che dopo tanti anni il tuo racconto ha reso più vive.
    Mi farà molto piacere se vorrai parlarne…
    Mino

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  3. Grazie mille per il tuo bel commento Mino.
    Abbiamo vissuto una delle tante giornate storiche di quegli anni.
    Bello ritrovarsi.
    Un abbraccio.

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  4. io ero a tutti i concerti di quell'estate, e non solo ( Jimi Hendrix nel 1968 al Brancaccio a Roma....).però quelli serali. all'epoca avevo 21 anni contattami se vuoi a pippopippo51@hotmail.it dammi un contatto possiamo scambiarci molto di quegli anni sono mauro di Livorno adesso abito a Lodi ma ogni anno ad agosto torno a livorno

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    1. Volentieri Mauro, se hai un contatto facebook possiamo contattarci li.
      Io sono ovviamente Silvano Martini.
      Sarebbe un piacere.

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    2. super blog le bonjour de belgique A+

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