giovedì 25 agosto 2011

C'E' DEL NUOVO GROOVE IN CITTA': THE REAL MOTHER FUNKERS!



E' un piacere per me,cresciuto a pane e Black music, essere il primo a scrivere un articolo su di una Band che si affaccia nel panorama musicale nostrano. Un vero piacere ma anche una bella responsabilità, visto che sono disposto a giocarmi tutte le credenziali che mi sono conquistato sul campo, con circa quarant'anni di Musica ascoltata, vissuta, seguita nei concerti in giro per la Penisola e per il mondo, scommettendo su di loro.

The Real Mother Funkers sono una Band formatasi da pochi mesi (Febbraio 2011), una Band di quattro ragazze più un ragazzo, un po' sullo stile delle Family Band dei '70 come ad esempio Sly & The Family Stone che mischiavano uomini e donne, bianchi e neri. Sono ragazzi che provengono dalle più disparate esperienze, pur essendo molto giovani, la loro età media ruota attorno ai 22-23 anni.
Pur avendo, come ho detto, esperienze tra le più disparate alle spalle, hanno tutti un grande e profondo amore, quello per la Black Music, il Soul ed il Funky del periodo '60-'70.

Diversamente da molte Band Rhythm'n Blues loro non hanno i fiati all'interno della loro line-up, cosa questa che fa apparire il loro suono molto “grasso”, avvicinabile, per certi versi e con le dovute ed ovvie proporzioni, al groove prodotto da Bands quali Isley Brothers nel loro periodo dei seventees.

Hanno al loro attivo solamente tre uscite live: la prima l'8 Maggio 2011 a Montecatini Alto, che fu una specie di “data zero”, dove riscossero un grosso successo.
La loro seconda uscita fu come ospiti speciali in un ottimo programma di Musica sull'emittente televisina toscana TVL-Pistoia, nell'ambito di un contest chiamato “Obiettivo Blues”, contest che ha portato la Band vincitrice sul palco del prestigioso Pistoia Blues Festival di quest'anno. Nell'occasione le Real Mother Funkers eseguirono due brani live, un'accattivante versione di “Why didn't you call me” di Macy Gray ed una funkyssima “ Sing a simple song” dei Maestri del genere Sly & The Family Stone.



I video tratti da quella fortunata esibizione, che iniziarono ovviamente a girare sui vari social network, destarono l'interesse di molti (non è da tutti i giorni vedere ed ascoltare quattro giovani ragazze carine più un ragazzo suonare questo particolare tipo di genere Musicale e farlo oltretutto bene e con un groove così marcato), tra i molti che si interessarono a loro ci fu Graziano Uliani, patron e ideatore del “Porretta Soul Festival”, il più importante Festival italiano del genere, che immediatamente le contattò per assicurarsi la loro partecipazione al Festival che si sarebbe tenuto di li a poche settimane.



L'esibizione a Porretta, di fronte ad un pubblico dal palato fine che di li a poco avrebbe ascoltato Artisti del calibro di Swamp Dogg, Sugar Pie DeSanto, Spencer Wiggins e Harvey Scales, oltre a molti musicisti che appunto si sarebbero esibiti la sera stessa, fu un bel successo e sono personalmente testimone delle varie manifestazioni di gradimento da parte dei vari Musicisti e addetti ai lavori presenti quel giorno.
Brani come “Memphis Train” di Rufus Thomas, “Jungle Boogie” di Kool & The Gang, “Live it up” degli Isley Brothers, fecero ballare l'intera piazza, mentre altri come la loro stupenda e personale versione di “Que Sera Sera”, il classico del Miami-Sound “I Get lifted” o l'accattivante “If You want me to stay” sempre di Sylvester Stewart alias Sly Stone trasportarono il pubblico presente in un viaggio attraverso un Soul più intimo e particolarmente sensuale, nonostante il sole di quell'ora. Immagino il loro set con il buio della sera.

La loro line up presenta:


Veronica De Simone- Vocals
Valentina Bartoli- Keyboards
Davide Figliè- Guitars
Francesca “Fruz” Chiti- Bass
Luna Figliè- Drums

Sono disposto, come ho già detto, a giocarmi le mie credenziali su di loro. Una demo ed alcuni brani propri sono già in preparazione.
Se capitano dalle vostre parti non perdetevi il loro live, tornerete a casina vostra con una bella dose di Groove in più in corpo.
Parola di Silvano!

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