martedì 14 novembre 2017

Una Giornata a Macon, Georgia

Progettato a suo tempo, assieme alla fidanzata Francesca, un nuovo viaggio nel Sud degli USA, ci è sembrato logico includere una tappa in Georgia ed in particolare Macon, città che ha dato i natali ad una delle band che più amiamo, la gloriosa Allman Brothers Band.
Visto che già da un po' avevo stabilito dei contatti con Kirk West, lo storico fotografo e tour manager del gruppo (iniziò ad esserlo durante la reunion della band del 1990, in occasione dell'uscita dello splendido “Seven Turns”), abbiamo deciso di fargli visita.
L'appuntamento è fissato presso la sua “Gallery West”, situata vicino alla downtown della incantevole Macon.
Dopo gli abbracci ed i saluti di rito, Kirk e sua moglie, la dolcissima Kirsten, ci mostrano subito la loro gallery, dove sono esposte alcune tra le più celebri foto pubblicate sulle riviste e copertine degli album degli Allman Brothers, di Gregg e non solo, come ad esempio la celebre foto di Bob Marley con i suoi dreadlocks sollevati in aria o la foto che compare sulle copertine dei due live “An Evening With The Allman Brothers Band”.

Kirk ci omaggia del suo libro “Les Brers”, la monumentale opera fotografica sugli Allman, lui è infatti stato il fotografo della band fin dal 1973. “Non ho foto del periodo di Duane, ci dice subito, che ho visto in concerto con la formazione molte volte, ero però un po' troppo per così dire, too high, per poter riuscire a scattare delle foto decenti, così che ho dovuto fare una scelta, o stavo too high o facevo il fotografo; scelsi di fare il fotografo!”
Su un banchetto all'interno della sala ci sono alcuni cd in vendita, soprattutto quelli provenienti dal suo personale ed immenso archivio live della band, cd di cui si occupa anche per la package production. Mi salta subito agli occhi la celebre antologia, da tempo fuori commercio, “One More Try: An Anthology”, doppio cd uscito nel 1997 e dedicata a Gregg Allman; disco magnifico di cui non mi sono mai spiegato il perchè fosse stato messo rapidamente fuori commercio. Visto che l'atmosfera tra di noi si è fatta assolutamente informale, chiedo a Kirk di questo disco, antologia che lui mi dice di tenermi ben stretta, dato che tra poco diventerà un'assoluta rarità.
Il doppio cd, mi dice Kirk, sarebbe dovuto uscire già nel 1995 ma Gregg non ne era convinto; era un periodo quello in cui Gregg, amava arrangiamenti diversi dalle ballate dal respiro roots contenute nell'antologia, prediligeva produzioni più complesse contenenti fiati, un suono pulito e levigato, mentre personalmente amavo, come amo ancora oggi, i suoni più naturali. Ad esempio quando in un brano si sente la rete del rullante che trema o altre, per così dire, imperfezioni che allora non erano così di moda in un disco; per cui dovetti attendere due anni prima del consenso alla pubblicazione, salvo poi un ripensamento di Gregg che decise di farlo frettolosamente ritirare dal mercato. Resto comunque assolutamente convinto della bellezza di quelle registrazioni.”
Un'altra domanda che mi è sorta naturale per Kirk, ma ne avevo un altro milione, sebbene non volevo trasformare la piacevole giornata in una fredda intervista, per cui lasciavo cadere una domanda ogni tanto, riguardava il perchè Johnny Neel, tastierista nell'album della reunion “Seven Turns”, venne allontanato dopo il tour successivo all'uscita del disco. “Johnny è un ottimo tastierista- mi ha risposto Kirk- ed il suo apporto all'album fu molto importante, purtroppo però dal vivo ebbe alcuni problemi con il vecchio materiale della band, a differenza degli altri nuovi entrati Warren Haynes ed Allen Woody, per cui fu scelto di proseguire con una formazione che potesse rispecchiare esattamente quella degli esordi”.
Mentre stiamo chiacchierarando amabilmente arriva il postino che consegna a Kirk un pacchetto contenente la prima copia da visionare del suo nuovo libro fotografico dal titolo “The Blues In Black & White”, un'altra gigantesca opera fotografica in bianco e nero sulle foto da lui scattate ai più grandi nomi del blues. Lo sfogliamo assieme ed è un libro stupendo, della stessa levatura di quello riguardante gli Allman, il formato è lo stesso, le foto in bianco e nero dei più grandi artisti di blues, sia bianchi che neri, sono fantastiche e ne consiglio vivamente l'acquisto non appena il libro sarà in vendita.
Kirk è felice come un bambino quando apre i pacchi sotto l'albero di Natale e ci ringrazia, dicendoci di avergli portato fortuna.

E' giunto il momento di andare a pranzo e dove se non al celebre ristorante soul food “H & H Restaurant” di Mama Louise, locale che ha sfamato un'intera generazione di musicisti southern, Duane, Gregg prima di tutti.
Mama Louise, quando una ancora squattrinata Allman Brothers Band andava a mangiare al suo ristorante ed ordinava un solo piatto per tutti, era solita recarsi in cucina scuotendo la testa tornando poi con un piatto per ciascuno di loro, come ci racconta un divertito Kirk.
Ci raggiunge, avvertito telefonicamente da Kirk, anche Chank Middleton, il miglior amico di sempre di Gregg Allman. Lo avevo incontrato al Pistoia Blues nel 2007 assieme a Gregg, in occasione dell'unica data tenuta dall'artista in Italia.
Chank è un tipo particolare, una persona assolutamente positiva e non fatico a capire come Gregg lo abbia avuto da sempre come amico, probabilmente la sua estrema positività e tranquillità riusciva a bilanciare i numerosi demoni che affollavano la sua mente.
Mama Louise non è più la proprietaria del ristorante, viene però pagata dall'attuale gestione perchè quotidianamente venga a presenziare nel luogo che fu il suo regno. La possiamo infatti vedere seduta su una poltrona a forma di piccolo trono, proprio di fronte alla cucina e controllare con lo sguardo che tutto sia in ordine.
All'interno del locale sembra che tutti si conoscano tra di loro ed i saluti a Kirk e Chank si specano; difatti al momento di pagare il conto, che mi offro di saldare, il titolare arriva dicendoci che il pranzo è stato offerto dalla casa!
Dopo l'immancabile sweet potato pie, tipica specialità del posto, West ci guida con la sua auto a visitare il Rose Hill Cemetery, dove riposano Duane e Gregg Allman e Barry Oakley 
e dove ci mostra la tomba di Elizabeth Jones Reed (In Memory Of Elizabeth Reed) e quella della piccola Martha Ellis, con la statua raffigurante la bambina con una rosa in mano (Little Martha, brano scritto da Duane Allman che raccontava di aver sognato Jimi Hendrix in una stanza di un Holiday Inn, mentre gli suona una nuova canzone impugnando un rubinetto come chitarra; al mattino, una volta sveglio, Duane impugnò la sua chitarra e scrisse questo dolce pezzo), a fianco della quale c'è un posticino assolutamente tranquillo dove, ci confessa Kirk, i ragazzi della band andavano a farsi di LSD.
Dopo il cimitero ci dirigiamo verso la celebre “Big House” e Kirk ci fa da cicerone all'interno di quella che per noi è un po' come un vero e proprio luogo di culto contenente una quantità impressionante di memorabilia riguardante la band. Per un certo periodo la casa è stata pure la residenza di Kirk e Kirsten, i quali ci confessano dell'esistenza di spiriti ancora presenti tra quelle mura. Uno di questi, ci dice Kirsten, è sicuramente quello di una donna visto che, forse per una sorta di gelosia, faceva scherzi proprio alle donne che abitavano in quel luogo. Infatti lei, come la precedente proprietaria, è caduta dalle scale della casa e oltretutto spesso le sparivano i trucchi, salvo poi magicamente riapparite qualche giorno dopo!
Mentre ci dirigiamo con la macchina di Kirk nel tragico percorso che portò alla morte di Duane il 29 ottobre 1971 in Hillcrest Avenue, ed a quello del bassista Berry Oakley, avvenuta a poco più di un anno dalla precedente e a soli tre isolati di distanza in Napier Avenue, rivolgo qualche domanda riguardo a Gregg ed in particolare sulla ultima parte della sua vita. “ Gregg aveva una personalità complessa, dice Kirk, e negli ultimi anni aveva deciso di accettarla e accettarsi,, come aveva invece cercato di fare per lunghi periodi della sua esistenza. Persino il rapporto con Dickey Betts, venuto al suo funerale assieme al figlio Duane, non era più vissuto in maniera conflittuale, riusciva ad accettare il modo di essere del rude chitarrista ed ultimamente gli piaceva suonare anche brani composti da lui. Pure il matrimonio con la giovanissima e dolce Shannon andava in questa direzione, lei lo amava e non cercava assolutamente di cambiarlo, così come faceva ed aveva sempre fatto il suo amico del cuore Chank”.
Dopo aver visitato l'abitazione che fu di Duane, vicina al luogo dell'incidente, Kirk ci racconta che Duane, in quel giorno fatale stava ritornando dalla Big House verso casa sua, poi Kirk ci conduce davanti all'edificio che un tempo fu la sede della prestigiosa Capricorn Record.
Una volta ritornati alla sua gallery, chiedo a Kirk delle band discendenti dall'albero genealogico degli Allman e lui mi risponde che l'eredità degli Allman è in ottime mani, soprattutto grazie alla Tedeschi Trucks Band ed ai Gov't Mule che possono considerarsi gli artisti più accreditati a portare avanti il discorso iniziato nel 1969 dai fratelli Allman.

Siamo alla fine di una giornata stupenda ed è arrivato il momento di salutarci, ci diamo appuntamento in Toscana, terra che hanno già visitato qualche anno fa ed in cui vogliono assolutamente tornare.
Kirk West e signora si sono dimostrati assolutamente gentili e disponibili, tanto che al momento di ringraziarli, Kirk mi risponde “...i just did my best".

...And the road goes on forever.

(Articolo scritto per la rivista "BUSCADERO" N. 404 Ottobre 2017)
foto:
- Gallery West
- An Evening With The Allman Brothers Band (cd cover)
-  Les Brers by Kirk West
- One More Try- An Anthology (cd cover)
- Gregg Allman
- Silvano and Kirk West at The "H & H" Restaurant
- Kirk West, Silvano and Chank Middleton at the "H & H" Restaurant
- Mama Louise with Francesca and Silvano at the "H & H" Restaurant
- Duane Allman and Barry Oakley graves at the "Rose Hill Cemetery"
- Silvano, C, Francesca and Kirk at the Gregg Allman's grave at the "Rose Hill              Cemetery" 
- Silvano and Francesca at The Big House
- The Big House
- Old Capricorn Records building
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4 commenti:

  1. Ciao Silvano,non ci conosciamo e non saprei proprio da dove cominciare... Non puoi immaginare il mio stupore e la mia meraviglia nell'essermi imbattuto casualmente in questo Tuo blog. Inizio col dire che adesso mi sento molto meno solo. Difatti il mio amore viscerale e la mia passione per la Allman Brothers Band (purtroppo ingiustamente non molto popolari in Italia)mi hanno fatto vivere questa cosa molto in solitudine e quando ne parlavo con amici guardavo le loro facce sbigottite come per dire ma chi diavolo solo???
    Credevo di essere uno tra i pochi in Italia ad amare la loro musica più di qualunque altra e quando sono entrato qui dentro come detto mi sono sentito molto meno solo.
    Dopo le gravissime perdite di quest'anno di Butchie e Gregg ho visto finire le possibilità di vederli dal vivo e questo rimarrà il più grande rimorso della mia vita.
    Tuttavia il viaggio che Tu hai fatto è nei miei sogni da tanto tempo e spero che appena ne avrò le possibilità e l'occasione , riuscirò almeno a coronare questo sogno.
    Il mio, il nostro grande Eroe purtroppo se n'e'andato ma la Sua musica vivrà per sempre dentro di noi.
    Spero tanto che l'eredità musicale della Band venga portata avanti nel corso dei futuri anni dalla cosidetta Extended Family, ovvero nel senso più diretto Suo figlio Devon che peraltro sta preparando insieme a Duane Betts il figlio di Dickey un grande Tour tributo che inizierà proprio domani data in cui ricorrerà il compleanno dell'Immenso Gregory.
    Sono convinto altresì che questa eredità musicale verrà portata avanti alle nuove generazioni anche dagli altri gruppi derivanti dalla extended family , in primis la meravigliosa Tedeschi Trucks Band e i Govt Mule di Warren Haynes.
    Ho letto curiosando tra gli altri articoli che hai lavorato molti anni al Pistoia Blues e conosciuto tanti altri miei idoli musicali (SRV in primis). Ci sono stato diverse volte da spettatore ma purtroppo non sono riuscito a centrare l'appuntamento con Gregg e la Sua band (mio figlio era appena nato e mia moglie non stava bene cosi' ho dovuto a malincuore rinunciare).
    Ti confesso che ho un pò di nostalgia di quello che era il Pistoia Blues a guardare i programmi degli ultimi anni , perchè è sempre un po' meno blues e i grandi nomi delle edizioni degli passati sono sempre meno...

    Beh non vorrei dilungarmi troppo anche se ce ne sarebbero di cose da dire, finisco col ringraziarti per questo Blog che d'ora in poi seguirò con affetto e attenzione !

    Un abbraccio grande ,
    Emanuele - - -

    The Road goes on forever

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    1. Ciao Emanuele
      Mi fa davvero tanto ma tanto piacere questo tuo bel commento.
      Spero di avere occasione di scambiare due chiacchiere con te.
      Se hai facebook e se vuoi chiedermi l'amicizia, sarà un piacere per me averti tra gli amici.
      Un abbraccio!
      Silvano

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  2. Bel viaggio, complimenti Silvano. Posso solo ripetere ciò che ha scritto Emanuele qui sopra, della mia passione per la ABB e la continuazione della loro musica con warren Haynes visto a milano in un concerto rovinato dall'acustica di una fabbrica che non avrebbe mai e poi mai essere usata x concerti , susan tedeschi e derek trucks visti a lucca tempo fa...bel sito, grazie x quello che riporti.

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    1. Ciao Acrostico, vidi anch'io i Gov't Mule a Milano, ben due volte nel 2005 e nel 2009, oltre alle molte altre volte ed alle due occasioni in cui ho avuto la fortuna di lavorare per loro. A Lucca per la Tedeschi Trucks Band c'ero anch'io; grande concerto ma anche...tanta pioggia! Grazie infinite per i complimenti, apprezzo molto.

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