Gary Rossington, l'unico superstite
della formazione originale dei Lynyrd Skynyrd, è da poco uscito con
il suo nuovo disco, registrato in compagnia della moglie Dale Krantz Rossington.
L'album si chiama “Take It On Faith” , registrato per l'etichetta indipendente "Loud And Proud Records" e, dico subito, a scanso di
equivoci, che l'album mi è piaciuto molto.
Dopo i due albums, anch'essi molto
belli, della Rossington Collins Band, all'indomani del tragico
incidente aereo in cui persero la vita Ronnie Van Zant, Steve Gaines,
Cassie Gaines e Dean Kilpatrick, oltre ai due piloti dell'aereo,
incidente che, di fatto, chiuse la prima parte della storia dei
Lynyrd Skynyrd, che in seguito si sarebbero riformati, schierando il
fratellino di Ronnie, Johnny Van Zant e che, ancora oggi, girano in
tour e registrano nuovi albums; Gary incise due dischi solisti.
I due dischi in questione, “Return To
The Scene Of The Crime” del 1986, attribuito appunto a Rossington e
“Love You Man” del 1988, questa volta attribuito alla Rossington
Band, che però risentivano troppo delle famigerate sonorità di quel periodo e
non erano sicuramente albums entusiasmanti.
Al terzo disco Gary Rossington centra
decisamente il bersaglio.
Tra le pieghe di questo cd ci sono gli
umori ed i sapori del Sud, con i suoni che si respirano appunto in
quella zona, meravigliosa, degli Stati Uniti.
Il disco si apre con “Highway Of
Love”, il cui giro iniziale ricorda in maniera incredibile la
“Midnight Rider” nella versione di Gregg Allman solista, poi il
brano si apre e ti conquista subito, merito anche della
particolarissima voce di Dale Rossington che, con il tempo, ha
acquisito una ruvidità ed una forza dirompente.Il brano è uno di
quelli che ti si incollano subito in testa, ideale per aprire i
concerti dal vivo.
Con il secondo brano “I Should Have
Know”, il blues si fa presente. C'è molto ma molto blues, tipicamente
sudista in questo disco che ne è intriso in tutte le pieghe.
Il terzo brano è il brano che da il
titolo all'album e che è stato scelto per fungere da lancio
promozionale, visto che ne esiste anche un bel video. La canzone è
una ballata ma non di quelle epiche ed un po' pompate a cui ci hanno
abituato gli ultimi Lynyrd; qui tutto è molto misurato, c'è del
gusto, del gusto vero e la slide di Gary punteggia la bella voce di
Dale in un brano molto profondo.
“Dance While You're Cooking” è un
soul che pare uscito da Memphis, Tennessee e Dale ci da ancora una
dimostrazione di quanto la sua voce sia assolutamente a suo agio in
questo genere.
Ancora un blues di quelli seri con
“Shame On me”, con il piano di Bruce McCabe che punteggia la
splendida voce di Dale e la chitarra di Gary che graffia trasudando
la tipica sofferenza del blues del South.
Molto bella ed anche “Good Side Of
Good”, scritta da Billy Gibbons, brano dalla presa immediata, con un incedere che ti si
incolla subito addosso.
Ancora blues con “Something Fishy”
in cui la voce di Dale assomiglia sempre di più a quella di una
interprete di colore. Immagino la resa dal vivo di questa cantante
che, nei Lynyrd, interpreta il ruolo di corista; già dai tempi della
Rossington- Collins Band mi piaceva molto ma oggi il suo timbro è
decisamente migliorato con gli anni.
Uno slow blues è “Too Many Rainy
Days”, in cui Bruce McCabe al piano da dimostrazione di saperci
fare.
Il disco si conclude con “Where Did
Love Go” una ballata, forse un po' troppo sdolcinata, in cui si fa
sentire un bell'organo suonato da Reese Winans (Steve Ray Vaughan
Double Trouble) e con la tosta“Two Very Different Things”.
Tra i vari musicisti presenti alle
registrazioni, troviamo anche il texano Delbert McClinton
all'armonica.
Davvero un bel disco, intriso di blues
del Sud, molto distante dalle prove dell'ultima incarnazione dei
Lynyrd Skynyrd, oramai più dediti ad un muscoloso, anche se
piacevolissimo, suono AOR.
Bel disco davvero, che mi sento di
consigliare a tutti gli amanti dei suoni confederati ed anche ai
numerosi fedeli del blues.
Buon disco, ma niente di eccezionale...Rossington non è Collins, alla chitarra, e si SENTE...L'ispirazione del songwriting, poi, è altalenante...Disco buono solo per i fan più fedeli dei Lynyrd e Gary.
RispondiEliminaNon ho infatti scritto che è un disco "eccezionale" ma un bel disco. Dei tre a suo nome decisamente il migliore.
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