martedì 16 gennaio 2018

DOLORES O'RIORDAN, IL MIO RICORDO.

Era l'edizione del 2000 del prestigioso Lucca Summer Festival ed era la terza edizione in cui ricoprivo il ruolo di responsabile della security della manifestazione.
Quell'anno il cartellone era ricchissimo ed accanto ad artisti del calibro di Joe Cocker, Ray Charles, Joan Baez, Lionel Richie, i Buena Vista Social Club, Pat Metheny e Natalie Cole, si sarebbero esibiti anche gli irlandesi Cranberries e sarebbe stata per me la prima volta che li vedevo.

Era il tour successivo all'album "Bury The Hatchet", uscito nell'aprile dell'anno precedente a le canzoni "Animal Instinct" e "Promises" continuavano a girare nelle varie radio, quando queste avevano ancora una programmazione che poteva definirsi tale.
Ad aprire il set era stato chiamato lo svedese Andreas Johnson, il cui singolo "Glorius", tratto dal suo secondo album, aveva ottenuto anch'esso un buon successo, anche per aver fatto da colonna sonora ad alcuni spot importanti.

Ricordo che poco prima dell'inizio del concerto fui chiamato dagli organizzatori ed entrai nei camerini per parlare con il tour manager della band e fu li che vidi per la prima volta Dolores. Se ne stava seduta ed aveva il pancione; era in stato interessante ed io non lo sapevo. ma mi colpirono i suoi occhi: uno sguardo intenso, bellissimi!
Il Tour manager mi informò che Dolores non si sentiva sicura, non stette a spiegarmene il motivo, però chiese di avere due persone della sicurezza, uno dei quali avrei dovuto essere io, ai lati del palco, per proteggerla da qualsiasi cosa sarebbe potuta accaderle.
Mentre lui parlava io mi voltai a guardarla ed i suoi occhi mi parvero a momenti taglienti ma allo stesso tempo quasi impauriti.

Durante il set mi piazzai alla sua sinistra e non la persi d'occhio un attimo, tenendo allo stesso tempo sotto controllo tutto quanto accadeva davanti al palco tra il pubblico.
Tutto filava liscio, finchè alcuni solerti impiegati di un'ente, non sto a farne il nome, ottusi come solo dei burocrati italiani sanno esserlo quando svolgono le loro funzioni, decisero di fare un controllo proprio nel bel mezzo del concerto.
A niente valsero le richieste da parte dell'organizzazione di aspettare la fine dello spettacolo, niente da fare, volevano parlare con me a tutti i costi e volevano farlo immediatamente!
Alla fine di un brano, dopo aver chiamato per radio uno dei miei ragazzi a sostituirmi in quel delicato compito, incrociai lo sguardo di Dolores che mi guardava preoccupata andare via dal mio posto, con lo sguardo le feci capire che ci sarebbe stato un altro al posto mio e mi voltai per scendere ed andare incontro a chi mi cercava.
Quella fu l'ultima volta che vidi quei due occhi meravigliosi, perchè quei tipi mi trattennero per tutta la durata del concerto e persino fino a quasi tutto il load out (che sarebbe quando gli artisti se ne vanno e si procede allo smontaggio dell'attrezzatura).

Avrei rivisto i Cranberries solo due anni dopo all'allora Palasport di Firenze, dove andai per accompagnare la mia fidanzata dell'epoca a cui piacevano molto ma non ebbi modo di incrociare nuovamente quei fieri occhi irlandesi e quello sguardo che tanto mi avevano colpito.

Perchè racconto tutto questo? perchè ieri Dolores O'Riordan se n'è andata, alla giovane età di 46 anni ed oggi, mentre sui social parte la stucchevole sequenza, da parte dei soliti personaggi privi della benchè minima delicatezza, che ci tengono a far sapere al mondo intero quanto la sua voce non gli piacesse, io ho invece ricevuto una inaspettata, quanto bellissima foto, che ci cattura assieme su quel palco; lei con il microfono tenuto tra entrambe le mani mentre sta cantando ed io alla sua sinistra (sulla destra nella foto), mentre a gambe larghe controllo che l'incolumità di questo scricciolo dagli occhi bellissimi e dalla voce meravigliosa, si perchè aveva una voce meravigliosa, sia salva.
...ed immagino che stia cantando proprio "Animal Instinct".


- foto di Dolores di Alcide Lucca 2000
- foto di Dolores e me scattata da Alessandra Corbelli
- Articolo tratto dal quotidiano "La Nazione" del 19 Luglio 2000

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