mercoledì 11 dicembre 2013

Peter Grant il leggendario "Quinto Zeppelin"

Ho sempre considerato gli attributi un dono divino, in qualsiasi campo, anche nel mondo della musica; ho anche sempre ammirato chi riesce ad emergere in campi difficili come può esserlo quello del music-business, soprattutto quello della fine anni sessanta- inizio settanta, un'epoca che , prima dell'avvento del personaggio di cui sto per parlare, era dominata dai promoters, che si prendevano una larghissima fetta del guadagno di una band.
Ho deciso così di scrivere qualcosa sull'uomo che cambiò le regole del gioco, un tipo che, anche dall'aspetto, incuteva letteralmente autentico terrore fisico a chi se lo trovava davanti.
Sto parlando di quello che, per lungo tempo, venne definito il “quinto Zeppelin”: Peter Grant.
Grant è stato per i Led Zeppelin quello che il Colonnello Parker fu per Elvis.
Figura addirittura gargantuesca, oltre 150 chili di peso, un paio di baffoni alla Gengis Khan, abbigliamento freak con grandi foulard colorati al collo e grande sfoggio di numerosi monili alle dita, Grant a differenza del Colonnello Parker, che, a conti fatti non capì mai realmente l'arte di Presley e spesso lo indusse in errori, era in perfetta sintonia con loro, praticamente uno della band assieme a Richard Cole che, senza ombra di dubbio, potremmo considerare come il sesto membro della band.
Una squadra dunque, una squadra agguerrita e coesa, una squadra pronta a tutto, anche a ricorrere spesso a quella che, per quanto lo riguardava, Grant defini' “Aggressione verbale”.
Purtroppo, come vedremo, in alcuni casi l'aggressione non fu soltanto verbale.



Nella scuderia di Peter Grant erano entrati precedentemente, negli anni '50-'60, autentiche stars del Rock'n Roll, come Gene Vincent, Little Richard, Chuck Berry e gli Everly Brothers. Più avanti avrebbe centrato il bersaglio con una band che con un solo singolo sbancò le classifiche di mezzo mondo: The New Vaudeville Band che con “Winchester Cathedral” nel 1966 appunto, si guadagnò il numero uno in classifica su Billboard e vi restò per ben quattro settimane.
Successivamente diventò manager degli Yardbirds e, quando questi si sciolsero, contribuì, assieme a Jimmy Page a far nascere il progetto Led Zeppelin.
La squadra era formata appunto dai quattro Zepp, Peter Grant più Richard Cole, che era praticamente il tour manager della band, un tipo molto ma molto pericoloso, il classico londinese che poteva voltarsi a guardare una ragazza sorridendo e l'attimo dopo dare un pugno sul volto del malcapitato che si avvicinava troppo a Jimmy Page.

Peter cambiò le regole del gioco, imponendo ai promoter locali una percentuale di guadagno che stava 90 a 10, dove il 90 era la parte spettante alla band stessa; take it or leave it, come soleva dire e, visto che i Led Zeppelin erano la più importante novità in campo musicale in quel momento, i promoters si piegarono presto a questo stato di cose.
“ I promoters devono solo preoccuparsi di accendere l'impianto, al resto pensiamo noi, per cui il 10 per cento è più che sufficiente per loro” soleva dire il mastodontico ex wrestler.

Anche sulla scena, Peter non esitava a far valere i suoi metodi. Storica fu la volta quando, esattamente il 28 Giugno 1970, al Festival di Bath, decise che la sua band doveva esibirsi al tramonto e non prima ne dopo, perchè quel tipo di luce avrebbe esaltato la loro musica; non esitò infatti a staccare personalmente la corrente alla band che stava suonando sul palco in quel momento, i Flock e, con modi bruschi, farli sloggiare dallo stage, per far salire i suoi protetti.

Nel film “The Song Remains The Same” infatti, Grant e Cole, sono raffigurati come due gangsters che non esitano, con una sparatoria degna dei tempi di Al Capone, a far strage di quelli che metaforicamente rappresentavano i cosidetti pirati dell'industria discografica. Questa era infatti un'altra fissazione di Peter che non esitava a compiere dei veri e propri blitz persino nei negozi di dischi per sequestrare il materiale illegale che riguardava la band e distruggerlo.
I suoi consigli erano legge per la band, come quello di evitare di pubblicare singoli; “Vogliono “Stairway To Heaven? Bene, devono comperare tutto l'album, solo li possono ascoltarla!”, questa era la sua filosofia.
Purtroppo non tutte le sue scelte furono azzeccate, come ad esempio durante il tour del 1977, quella di assoldare come security il temibile John “Biffo” Bindon.
Bindon era un ex attore, noto per il suo carattere estremamente violento; carattere che sommato alla cocaina, che scorreva a fiumi durante quegli anni ed all'altrettanta violenza di cui erano capaci Grant stesso, Richard Cole e John Bonham, finì per mettere nei casini la band stessa (addirittura l'anno successivo Bindon fu processato per l'omicidio di un gangster, tale Johnny Drake ma fu assolto per legittima difesa, personaggio non facile ad ogni modo).

L'apoteosi negativa giunse, puntuale come una cambiale, il 23 Luglio 1977 ad Oakland durante un concerto organizzato dal celebre Bill Graham (gestore dei famosi Fillmore West, Fillmore East e Winterland).
Durante il soundcheck della band, un addetto alla sicurezza locale, tale Jim Matzorkis, vide Warren, il figlio undicenne di Peter Grant, cercare di togliere un cartello con su scritto il nome della band da uno dei camper a loro adibiti, camper che sarebbe servito anche il giorno successivo, l'addetto alla sicurezza intervenne bloccando il ragazzino; sfortunatamente Bohnam , che stava suonando la batteria sul palco, vide tutto, lasciò andare le bacchette e si fiondò giù dal palco, sferrando un calcio ai testicoli del malcapitato Matzorkis.
Successivamente Grant, informato dell'accaduto, volle a tutti i costi parlare con l'addetto alla sicurezza, che ne frattempo si era rinchiuso in un camper terrorizzato. Grant, dietro la promessa fatta a Bill Graham, di voler solamente parlare con lui, si fece indicare il camper dove era rinchiuso ed assieme a Cole e Bindon vi si recò.
Graham chiese di aprire, promettendo a Matzorkis che nessuno gli avrebbe torto un capello, visto che questo gli era appena stato promesso dal manager della band. Grant entrò, porse la mano al malcapitato e, una volta afferrata lo tirò a se, colpendolo al volto con l'altra mano coperta di anelli.
Bill Graham fu sollevato di peso e messo fuori dal camper, mentre Bindon e Cole si accanirono sul ragazzo, picchiandolo selvaggiamente fin quasi a toglierli un occhio dall'orbita.
Fortunatamente divincolandosi a terra, con le ultime forze rimaste, Matzorkis riuscì a fuggire, completamente ricoperto di sangue.
I quattro, Bonham compreso, furono denunciati ed arrestati.
Quella fu l'ultima volta che i Led Zeppelin si esibirono negli Stati Uniti.
Peter Grant, che fu anche produttore esecutivo della Swan Song Records (con in catalogo oltre ai Led Zeppelin ovviamente, Bad Company, Pretty Things e Maggie Bell), morì il 21 Novembre 1995 per attacco cardiaco mentre era in macchina con il figlio Warren.

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