Ci conoscemmo esattamente il 4 Agosto 1972 davanti al "Piper 2000" di Viareggio, nel pomeriggio, mentre attendevamo l'apertura del locale per il concerto, pomeridiano appunto,dei Van Der Graaf Generator.
Facemmo subito amicizia. Eravamo due quindicenni già appassionatissimi di Musica, ambedue con già alcune esperienze da raccontare. Quell'estate ci vedemmo tutti i concerti che il cartellone, ricchissimo, del locale proponeva.
Tornati a Firenze l'appuntamento fisso era alla “Sala Disco” di via Zannetti, dove passavamo i pomeriggi nella piccola cabina ad ascoltare le novità che l'allora proprietaria, una gentile signora, pazientemente ci faceva ascoltare. Eravamo però degli ottimi clienti.
I sabati sera e le domeniche pomeriggio di quei primissimi anni '70 li passavamo allo "Space Electronic", dove abbiamo visto, anche li, tutti i concerti importanti che il locale proponeva, oltre a praticamente tutte le bands della Firenze musicale di allora.
Ci trovavamo davanti al "Bar Deanna" alla stazione di Santa Maria Novella e ce ne andavamo in via Palazzuolo per vivere le nostre serate Rock.
Poi venne il momento dei concerti al "Teatro Astoria" ed anche quelle furono esperienze che condividemmo assieme.
Poi, nella seconda metà del decennio, iniziarono a nascere le prime radio libere, già li però tu iniziasti a far capire a tutti noi, amici di allora, di che pasta eri fatto; a farci capire a tutti che da quel momento in poi, il “faro” da seguire, per quel che riguardava un certo tipo di Musica e Cultura, eri tu. Tu e nessun altro. I dischi, gli LP che consigliavi avevano, per noi tutti, apposto il sigillo “approvato da Ernesto De Pascale”, che era un po' per noi come una garanzia.
Piano piano ti ritagliasti un posto sempre più importante nel panorama culturale italiano.
La RAI, le collaborazioni con Renzo Arbore, tutto prendeva la piega giusta ed io, noi (amici di allora) guardavamo orgogliosi il tuo cammino.
Intanto Firenze cambiava, gli anni '80 portarono una ventata di novità: il "Tenax", Controradio, Centofiori, La "Rockoteca Brighton", il negozio "Contempo" in via Verdi a Firenze, la New wave, i grossi appuntamenti live in città...e tu Ernie,come sempre eri un punto fisso. Il De Pascale c'era, sempre! Non sarebbe stata la stessa cosa un appuntamento importante senza il Depa, senza i pareri e le critiche di Ernesto, senza le discussioni, i pareri ed i confronti del post concerto.
Io intanto mi ero costruito una carriera come responsabile di servizi di sicurezza ai concerti e,sovente,ci incontravamo nel backstage di qualche grosso concerto ed anche li scambiavamo qualche opinione musicale.
Tu intanto continuavi a crescere,i libri, la “invenzione” di quella cosa meravigliosa che è “Il Popolo del Blues”, produzioni musicali, tutte di alto livello, mai banale, mai solo per il mercato; dischi incisi con le tue bands (Lightshine,Hypnodance), articoli sulle più prestigiose riviste del settore e quotidiani. Il tuo era, come sempre, un marchio di garanzia.
La cosa più bella era però il fatto che tu non avevi dimenticato i tuoi amici di allora, quelli come me con cui eri cresciuto e, grazie anche ai quali, avevi affinato le tue capacità. Non mancava mai l'invito a pranzo o anche soltanto la telefonata o il messaggio su facebook per aggiornarsi o per condividere qualche emozione, come fanno quelli che “vengono da lontano” ed hanno fatto lo stesso lungo percorso assieme.
Come pochi mesi fa, quando per la premiere del film “When You're Strange” dedicato a Jim Morrison, al cinema Odeon di Firenze, hai invitato me, Maurizio e Simona, per ricostruire a distanza di 39 anni quel magico momento di quel lontano pomeriggio davanti al Piper, quando ci incontrammo tutti e quattro assieme per la prima volta. Assolutamente geniale!
Mi mancherai Ernesto, mi mancherai tantissimo; la sento già, fortissima, questa tua mancanza.
Già stamattina ho letto un paio di commenti postati su facebook che mi hanno fatto storcere la bocca...come sempre ti avrei contattato in chat, avrei chiesto il tuo parere su questi commenti ed avrei scoperto, come sempre, che in fondo la pensavamo allo stesso modo...
Ciao Ernie..trentanove anni di amicizia vera non si commentano...ci si tira soltanto giù il cappello e si ringrazia per l'opportunità di aver avuto la fortuna di viverla assieme.
Grazie per avere condiviso con noi appassionati di MUSICA questi ricordi e queste emozioni.
RispondiEliminaUn abbraccio ai familiari di Ernesto e a tutti Voi che avete avuto l'onore e il piacere di conoscerlo da vicino.
Sono certo che nel Paradiso della Musica avrà di che divertirsi.
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